Attenuatore d'urto

In Sardegna un altro obbiettivo raggiunto: 50 nuovi attenuatori d’urto

Un altro punto segnato a favore dell’incolumità e della vita!
Dopo le segnalazioni delle numerose situazioni di pericolo sulle strade in Sardegna, portate avanti da A.M.I. e da vari enti comunali, l’ANAS ha finalmente attuato diversi lavori di miglioria, tra cui l’installazione di nuovi attenuatori d’urto in corrispondenza delle cuspidi dei guardrail spartitraffico.

Le estremità dei guardrail protese sulla carreggiata sono da sempre dei punti di estremo  pericolo in quanto, durante la collisione, agiscono come delle lame acuminate, irrompendo nel telaio dei veicoli e causando lesioni gravissime agli occupanti. Per gli automobilisti l’urto contro la cuspide di un guardrail può essere letale già a 50 km/h; per i motociclisti, che non possono contare neppure sull’abitacolo per attenuare la potenza dell’urto, gli effetti drammatici dell’impatto avvengono a velocità ancora più basse.

Queste 50 nuove installazioni di protezione sono avvenute, nello specifico, sulla Strada 131, nel tratto Cagliari-Oristano e si aggiungono a quelle già collocate sulla nuova SS 729 Sassari-Olbia. Molte testate giornalistiche parlano dell’evento, citando A.M.I. come una dei principali promotori:

Michele Vacca, referente A.M.I. per la Sardegna, ha brevemente spiegato al TGR Sardegna l’estrema utilità di queste strutture: “Gli attenuatori d’urto sono degli speciali guardrail telescopici che, deformandosi come una fisarmonica, rientrano uno dentro l’altro quando un’auto perde il controllo e li va ad urtare. All’interno hanno degli speciali ammortizzatori che deformandosi riescono a frenare la corsa di un veicolo da 110 a 0 km/h, senza penetrare all’interno dell’abitacolo.” (TGR Sardegna, minuto 6:05: http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem-644ed867-d6bd-4783-b8a5-fd7a0be18cf5.html)

È inoltre stata nostra cura sottolineare quanto fosse necessario che queste installazioni non lasciassero paletti scoperti o estremità non protette: degli attenuatori d’urto chiusi sopra e che arrivano a rivestire i supporti fino a terra possono infatti garantire la sicurezza anche per motociclisti sbalzati via dalla moto.

Oltre ad essere notevolmente soddisfatti del risultato, ci auguriamo che questa piccola vittoria rappresenti solo un segnale iniziale di una decisa volontà di cambiamento generale. Speriamo quindi di potervi aggiornare presto su nuovi sviluppi a favore della sicurezza.

 

Foto: © La Nuova Sardegna

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