Report del Primo Meeting “In Moto…Per la salute”

Pochi giorni fa si è tenuto il primo Meeting “In Moto Per La Salute” organizzato da AMI.

Questo il resoconto:

Meeting AMI “In Moto per la Salute”

Nei giorni di Venerdì 11, Sabato 12 e Domenica 13 Giugno 2010 si è svolto a Chianciano Terme il primo “Meeting Motociclistico AMI in Moto per la Salute”.
Il programma prevedeva dalle ore 9.00 del mattino tours in moto, con briefing di tecnica di guida stradale.
A circa metà del chilometraggio veniva effettuata la sosta pranzo presso l’Hotel Ristorante Le Macinaie, nello scenario unico del Monte Amiata. L’Hotel Ristorante Le Macinaie già da anni collabora con AMI nella organizzazione di tours per motociclisti, finalizzati alla sicurezza stradale nelle zone più suggestive della Toscana.
Nel pomeriggio, scendendo dal Monte Amiata verso Radicofani, abbiamo percorso i tratti più belli della storica “Mille Miglia” che ancora conserva intatto il suo fascino…sia per le strade sia per il panorama della Val d’Orcia.
Caratteristica l’espressione dei partecipanti al tour…sensibili sia al richiamo dei tornanti da percorrere in moto, sia alla bellezza delle vallate: l’espressione era molto simile a quella che Valentino Rossi aveva disegnato nel suo casco per il GP del Mugello del 2009!

Se conosci le dinamiche degli incidenti più frequenti, le eviti!
Nel pomeriggio l’emittente Iris TV, grazie alla esperienza dei suoi inviati speciali, Susanna ed Andrea, ha effettuato le riprese del tour in Val d’Orcia e della conferenza, nella quale sono state presentate le dinamiche degli incidenti più frequenti, un importantissimo know-how utilissimo per motociclisti ed automobilisti.

Gli incidenti sono dovuti per 1/3 a cattiva progettazione e manutenzione delle strade, le lesioni principalmente a infrastrutture antiergonomiche.AMI
Il “Metodo AMI” di analisi degli incidenti individua in una dinamica, o catena di eventi, sia le “cause di incidenti” (per circa i 2/3 dovute ad errore umano del guidatore, per circa 1/3 dovute a cattiva progettazione e manutenzione delle strade), sia le “cause di lesioni” (dovute principalmente ad infrastrutture antiergonomiche: guard-rail killer, muretti, lampioni, paletti ai margini della strada o, peggio, in esterno curva).

Per questo gli incidenti ed il danno che ne consegue non vanno più chiamati “incidenti”, favorendo una cultura fatalista che nasconde pesanti responsabilità nell’educazione, nella preparazione dei giovani e nelle infrastrutture obsolete, ma vanno chiamati C.I.I.N. ovvero Conseguenze di Imprudenza, Imperizia e Negligenza.

La terminologia AMI permette di analizzare scientificamente cause di incidenti e cause di lesioni ed è l’unico metodo, scientifico, per capire le cause ed attuare un’efficace terapia, al contrario del metodo “demagogia e scaricabarile” diffuso, purtroppo, in Italia da chi non vuole assumersi responsabilità…ma solo lo stipendio!

Se i Media, quelli con la M maiuscola, ci aiuteranno a divulgare e pretendere il metodo AMI per analizzare gli incidenti, in pochi anni, focalizzando le responsabilità, imprudenza, imperizia e negligenza, si potranno attuare terapie efficaci per salvare migliaia di persone!

Il Metodo AMI è un metodo scientifico di analisi delle cause di incidenti e di lesioni.

Stranamente il metodo AMI non piace a chi preferisce il metodo “scaricabarile”!!! (Kissàpperchè!).

Grazie alle CIIN possono essere individuate responsabilità e terapie efficaci.
La proposta, indecente, di AMI è di sostituire il termine “incidente”, termine fatalista e non esplicativo delle responsabilità, con il termine C.I.I.N., Conseguenze di Imprudenza, Imperizia e Negligenza, a sottolineare l’individuazione di responsabilità e terapie efficaci.
Per lo stesso motivo un medico non chiama mai un tumore “male incurabile”.

Al convegno hanno preso la parola:

  • Marco Franci, pilota automobilistico ed istruttore della Scuola di Guida Sicura.
  • Il dott. Ken Philips, ricercatore di fama internazionale in protezioni passive per motociclisti, che ha sviluppato, insieme al CNR francese, il progetto Super Skin un casco innovativo che, grazie alla sua “pelle” esterna alla calotta, incrementa l’efficienza protettiva di un ottimo casco di un ulteriore 30-40% !
    Il progetto è stato sviluppato grazie anche all’impegno per la ricerca dell’azienda Lazer Helmets, che commercializza il casco ed altre protezioni passive per il motociclismo su strada e fuoristrada.
  • Il dott. Iacopo D’Ascola ed il dott. Edoardo Crainz, traumatologi del Reparto di Ortopedia e Traumatologia della Facoltà di Medicina di Siena. Professionisti che hanno coniugato la loro passione per il motociclismo su strada e fuoristrada (e di vari altri sport estremi, in cui il risk-management e la prevenzione è di importanza “vitale”, come, ad esempio, il paracadutismo) alla loro esperienza scientifica nel campo della chirurgia ortopedica.
  • Il dott. Francesco Brandimarti del Dipartimento di Neuroscienze – Sezione Medicina Legale di Ancona, che ha presentato due dinamiche di incidenti accaduti lo scorso anno nella provincia di Ancona, dove alle cause di incidenti, dovute ad errore umano, si sono aggiunte le cause di lesioni, nello specifico guard-rail, che hanno determinato direttamente la gravità dei due incidenti.
  • Il dott. avv. Federico Bianchi, legale dell’Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada, che ha ricordato il notevole gap esistente in Italia, rispetto agli altri paesi d’ Europa, nella difficoltà di individuare e attribuire le responsabilità per imprudenza, imperizia e negligenza sia ai guidatori “fuori legge”, sia ai progettisti, costruttori ed amministratori di strade ed infrastrutture non a norma di sicurezza (anche se spesso tali infrastrutture hanno un marchio CE).
    E’ sempre più urgente la necessità di un metodo di analisi degli incidenti che aiuti ad individuare precise responsabilità, condizione indispensabile anche per arrivare ad una “certezza delle pene” per chiunque abbia responsabilità nel provocare incidenti e lesioni (danno alla Salute) tra utenti, progettisti ed amministratori di infrastrutture che sono tra le più pericolose d’Europa.
  • Il Sindaco di Chianciano Terme, d.ssa Gabriella Ferranti, che ha salutato, alla fine del congresso, i relatori ed il pubblico, riferendo il suo interesse per questo approccio scientifico ad un argomento di scottante attualità sulle strade (le C.I.I.N. sono la prima causa di perdita della salute nella età giovanile sotto i 40 anni!) e le notizie sui giornali, tutti i giorni, sono un campanello d’allarme!

E’ urgente che le Amministrazioni Locali e le Province non sottovalutino gli autentici “bollettini di guerra” che anche in questi giorni sono apparsi sui vari giornali…

dott. Marco Guidarini, Medico Traumatologo
Presidente AMI
Cell. 328 3074089

Resoconto Primo Meeting Nazionale “In Moto…per la salute” [pdf, 355 KB]

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