26 settembre 2005 – Si è concluso domenica sera il primo meeting motociclistico dedicato alla sicurezza stradale, ardentemente voluto dal dott. Marco Guidarini, Presidente AMI.
Il programma prevedeva un cocktail di sapori locali, gite in motocicletta e briefing sulla sicurezza stradale, con l’aiuto delle pro-loco dei comuni di Contignano e Radicofani (SI).
Il pezzo forte si è tenuto domenica mattina, dopo aver rinviato la convention per assistere alla moto GP con la settima candidatura campione del mondo del mitico Valentino Rossi, e un meritatissimo primo posto di Capirossi. La conferenza tenutasi nella splendida cornice del Comune di Radicofani, ha goduto della partecipazione di noti personaggi che collaborano con l’AMI nella ricerca per migliorare la sicurezza stradale.
“E’ indispensabile che si parli di quanto sta accadendo sulle nostre strade – comincia il dott. Guidarini – i numeri che si snoccialo ad ogni fine estate non possono lasciarci indifferenti, qualcosa non va! Le strade sono ai livelli degli anni cinquanta e con il pretesto di metterne in sicurezza alcuni tratti a volte le si rende ancor più pericolose – tuona il dottore”.
Interviene anche il dott. Riccardo Frazzetta responsabile USL 7: “Si parla di una vera ecatombe, un danno sociale elevatissimo, un’epidemia che colpisce in particolare le due ruote. Le ultime stime forniteci dall’ISTAT parlano di 1.539 vittime e 90.198 feriti per l’anno 2003. E’ necessario inserire nel programma per la tutela della salute anche l’educazione stradale, fin da piccoli, perchè un incidentalità così elevata può essere paragonata alle vittime causate da malattie quali cancro e AIDS”.
Il dott. Giuseppe Guccione, Presidente della Fondazione FISICO che raggruppa una cinquantina di associazioni dedite alla sicurezza stradale tra le quali l’AMI, denuncia la mancanza di supporto psicologico per le vittime della strada e per il loro familiari. “La perdita di un familiare è una tragedia. Un lutto in famiglia, un familiare che rimane invalido a seguito di un incidente stradale, sono traumi troppo difficili da superare con le proprie forze. Ogni settimana è come se cadesse un aereo eppure non è previsto alcun supporto psicologico per le vittime della strada o per i loro familiari. I costi diretti ed indiretti di questa “guerra” sono impressionanti: 35 milardi di euro all’anno! La sicurezza stradale deve entrare nei programmi di Governo – continua Guccione – nazionale e locale. Vanno rivisti i trasporti pubblici; si pensi solo a quanta gente muove il pendoralismo; gli incidenti da e per il luogo di lavoro sono un danno sociale molto pesante da digerire. Abbiamo chiesto che siano stanziati 1000 milioni di euro per la sicurezza stradale e che sia diffusa fin dalla scuola primaria una cultura radicata sulla sicurezza stradale perchè stile di vita e stile di guida devono andare di pari passo.”
Dott. Massimo Magrini, Sindaco di Radicofani (cittadina che ha ospitato il meeting), ringrazia soddisfatto l’AMI per aver scelto come luogo di svolgimento questo antico borgo. “Il Comune di Radicofani ha sempre avuto i motori nel cuore, passaggio obbligatorio nella mille miglia e della Milano Taranto, quindi quale miglior luogo per discutere di sicurezza stradale? La Rocca di Ghino di Tacco vuole diventare un punto di riferimento per la sicurezza stradale” Il Sindaco rinnova l’invito a ripetere l’esperienza per l’anno venturo.
L’ing. Luigi Cicinnati, progettista di guard rail e ideatore del nuovo Cordolo Soffice (www.cicinnati.it), riporta all’attenzione quanto sia importante investire in ricerca per adeguare le infrastrutture cosicchèanche una semplice scivolata non diventi una tragedia. “Immaginate di cadere con lafaccia verso il pavimento senza appoggiare le mani – ipotizza l’ing. Cicinnati -. Secondo alcuni calcoli matematici, ipotizzando per comodità di calcolo un umano alto due metri, il nostro viso raggiungerà il suolo ad una velocità di 25 km/h, senza alcun propulsore. E’ evidente quindi che investire per adeguare le infrastrutture alla tipologia di circolazione odierna, è la strada principale per una drastica riduzione delle inutili stagi di cui sono teatro le nostre strade.” Anche se molti progettisti stanno investendo in ricerca, si sottolinea la carenza normativa che vede ancora totalmente ignorato l’utente motociclista.
“E’ impressionante quanto si parli di sicurezza e quanto, di pari passo, si stia remando contro questa direzione, eseguendo interventi inutili a migliorarne l’efficacia a volte addirittura peggiorando le condizioni di sicurezza installando segnaletica selvaggia utile solo come bersaglio per gli utenti delle due ruote.” Conclude il dott. Guidarini.
La giornata è proseguita con il pranzo offerto dalla pro-loco e con una piacevole gita tra gli splendidi scorci che offre la Val d’Orcia.
L’appuntamento è fissato per l’anno venturo, nella speranza che si possa parlare di strade migliori.
Sicurezza Stradale, Progetto Radicofani – Corriere di Siena 27 settembre 2005
Alcune immagini del week end: